Buenos Aires: cosa vedere
Ecco tutte le cose da fare a Buenos Aires
Prendi lezioni di tango in una Milonga, visita il cimitero di Recoleta, fai la fila per cenare in uno dei ristoranti di Asado più famosi della città, partecipa ad un tour gratuito della Boca, assaggia un Alfajor, noleggia una bicicletta per pedalare sulle rive del Rio de La Plata al tramonto, goditi un gelato in una pasticceria italiana, fai una degustazione di Malbec, vai a vedere uno spettacolo di tango, perditi nella libreria El Ateneo, visita il museo di arte contemporanea Malba, trascorri una giornata in mezzo alla natura, nel giardino botanico di Palermo.
Cosa fare a Buenos Aires
Bueos Aires è una città dove trascorrere qualche giorno, punto di partenza per esplorare la Patagonia oppure il Nord dell’Argentina e le cascate Iguazù. È una metropoli, ma non si sente il peso di milioni di abitanti, anche perché è molto estesa, vanta un sacco di quartieri diversi tra di loro e offre un sacco di opportunità, soprattutto in termini di arte, cultura, teatro e naturalmente buon cibo e buon vino.
Consiglio di organizzarsi in modo tale da vedere le attrazioni principali e quindi avere l’opportunità di esplorare più quartieri. Imperdibili: il cimitero di Recoleta, l’Obelisco e la Casa Rosada, che è la sede del Governo Argentino e i vivaci quartieri di Sant’Elmo e La Boca.
Consiglio anche di individuare un paio di ristoranti dove cenare, magari uno un po’ più elegante, l’altro un po’ più semplice, anche un aperitivo va benissimo. Tutti i wine bar offrono taglieri di formaggi e salumi e qualche piatto caldo. Ricordo che mangiare italiano in Argentina è normalissimo, proprio perché gli argentini sono i nostri cugini, quindi non stupirti se nei ristoranti più tradizionali, ci sono piatti della cucina italiana.
Ti consiglio, inoltre, di scegliere uno spettacolo di tango a cui vuoi partecipare e informarti su dove fanno la Milonga, nei giorni della settimana in cui ti trovi a Buenos Aires. Per Milonga si intende che ballerini non professionisti, ballano il tango. Sono il corrispettivo delle nostre balere e durante la bella stagione gli argentini ballano per strada oppure in Milonghe, dove puoi entrare come spettatore pagando un biglietto simbolico o bevendo un bicchiere di vino.
Inoltre io farei anche un giro di shopping in qualche mercatino, se capito la domenica non puoi perderti il mercato di Sant’Elmo e mi perderei per le mie di Palermo con un gelato di Rapa Nui in mano. Rigorosamente al Dulce de Leche.
Buenos Aires quartieri
Buenos Aires è una città immensa, con oltre 3 milioni di abitanti e ben 48 quartieri, tutti diversi tra di loro, ricchi di storia, arte, cultura, musica, cibo e buon vino. Quello non manca mai.
In Argentina, in generale, si mangia molto bene e si beve meglio. Io ho scelto di vivere qualche settimana a Palermo, che è il quartiere degli expat. Il mio consiglio è quello di trascorrere almeno tre giorni pieni a Buenos Aires, perché c’è tanto da vedere. Se hai una settimana a disposizione non ti annoierai. E soprattutto se il tuo viaggio inizia a Buenos Aires, hai bisogno sicuramente di un giorno per riprenderti dal viaggio, se vieni dall’Italia.
Recoleta
Uno dei quartieri più nominati è Recoleta, per il suo cimitero, con ben 4.800 tombe di personaggi famosi. Gli argentini ne vanno molto orgogliosi e lo considerano un museo a cielo aperto. Io non sono una grande fanatica delle visite ai cimiteri, ma devo dire che Recoleta merita un giro di almeno un paio d’ore. Consiglio di fare una visita guidata, con un Free Walking Tour. In tutte le grandi città c’è questa mitica organizzazione che offre visite guidate del centro o di un quartiere specifico.
I tour sono su libera offerta dei partecipanti. Recoleta ha un tour dedicato, che si svolge in inglese e in spagnolo, in diversi giorni della settimana. Di solito a tenere il tour sono professori di storia o guide turistiche, quindi la qualità dell’esperienza è elevata. Oltre al cimitero, ti consiglio anche una passeggiata per l’elegante quartiere, tra musei, shopping e caffetterie. Ricordati che una delle tante cose da fare a Buenos Aires è quella di visitare El Ateneo Gran Spledid, che è una delle librerie più belle al mondo, all’interno di un antico teatro.
La Boca
Tra le cose da vedere a Buenos Aires, non perderti una passeggiata a La Boca. Si tratta di un’area un po’ distante dal centro, sulla foce del Rio de La Plata. I primi immigrati italiani, in particolare dalla Liguria, si insediarono proprio a La Boca, costruendo le prime abitazioni di lamiera che tutt’ora sono le casette caratteristiche del quartiere. Di fatto, era un luogo tutto grigio e triste, perché c’era (e c’è tutt’ora) molta povertà. Gli abitanti cominciarono a colorare le case e ad esprimere la propria arte e malinconia, ballando il tango.
La Boca diventa così uno dei quartieri più visitati, nonché simbolo della città, oltre che per lo stadio “La Bombonera”, dove giocò anche Maradona, agli esordi della sua carriera. Passeggiare per El Caminito (la via principale) significa vedere tutto quello che ti aspetti da Buenos Aires: tango, Maradona, colori e ottimo cibo, vista la quantità di bar e ristoranti. Occhio al portafoglio.
Sant’Elmo
Altro quartiere storico e imperdibile è Sant’Elmo, dove ogni domenica si svolge il mercato di antiquariato e oggettistica varia ed è anche l’occasione per fermarti a pranzo e bere un bicchiere di Malbec. Come ogni mercato della domenica, prima vai, meglio è, perché dopo diventa praticamente impossibile camminare. Sant’Elmo è famoso per i suoi teatri storici, dove assistere ad uno spettacolo di tango, di solito la formula è cena più tango.
Si tratta di ballerini professionisti che si esibiscono per circa un’ora e mezza, con continui cambi di scena. Vale più lo spettacolo che il cibo, i biglietti vanno a ruba e sono piuttosto cari.
La Mini-Guida di Buenos Aires
Dove mangiare, cosa visitare, dove ballare salsa e tango, dove praticare yoga, bar, caffè, ristoranti, musei e attrazioni. Ecco la mini-guida di Buenos Aires, che ho realizzato per te. Consiste in un link con i pin di Google Maps organizzati da me e una breve descrizione.
Compra qui la tua mini-guidaRicordati di scattarti una foto vicino alla statua del fumetto Mafalda, una striscia satirica della Buenos Aires degli anni Settanta. Anche a Sant’Elmo, soffermati ad ammirare gli spettacoli degli artisti di strada, immancabili i ballerini di tango.
Se dopo Sant’Elmo, ti stai ancora chiedendo che cosa vedere a Buenos Aires, puoi andare verso il centro e visitare il Teatro Colón, uno dei teatri d’opera più grandi al mondo, dove puoi vedere uno spettacolo e prenotare anche una visita guidata per conoscere la storia di uno degli edifici principali della metropoli.
Palermo
Palermo, forse è il quartiere meno storico e più gentrificato di Buenos Aires, però è anche uno dei luoghi più sicuri della città, dove puoi camminare tranquillamente con il cellulare in mano. Inoltre è il luogo più amato dagli internazionali, che vivono tutti a Palermo.
Il quartiere si divide in due: Palermo Soho e Palermo Hollywood, sono entrambi molto interessanti, pieni di locali, ristoranti, caffetterie, musica dal vivo, milonghe, teatri, cinema, studi di yoga, coworking. Il luogo ideale se vuoi vivere qualche mese a Buenos Aires, con tutti i servizi a portata di mano, dal gusto hipster e innovativo.
Microcentro
Il centro, inteso come cuore finanziario della città, effettivamente non l’ho ancora citato, perché fondamentalmente è un’area fatta di negozi, banche, uffici. Lo chiamano Microcentro e ospita principalmente Plaza de Mayo e la Casa Rosada, che è il palazzo del Governo argentino.
Puerto Madero
Cito anche Puerto Madero, anche se non è proprio il mio genere, perché è tipico quartiere con edifici alti e moderni. Si trova sul Rio De La Plata e quindi è molto caratteristico per fare una passeggiata sia durante il giorno che per cenare la sera. L’ideale è noleggiare una bici per pedalare sulle rive del fiume.
Quando visitare Buenos Aires
Le stagioni in Sud America, sono al contrario rispetto all’Italia. Questo vuol dire che il momento migliore per andare in Argentina è quando da noi è inverno. Il periodo che va da novembre a marzo è il periodo ideale. Considera che anche gli argentini hanno ferie in quel periodo dell’anno lì, perché per loro è estate.
Quindi dicembre, gennaio e febbraio potrebbero essere i mesi in cui è anche più caro viaggiare e per i più organizzati è meglio fare qualche prenotazione, se c’è qualcosa in particolare che non vuoi perdere, come uno spettacolo di tango o una cena in un ristorante famoso. Inoltre Buenos Aires da dicembre a febbraio si svuota, perché gli argentini vanno in vacanza, che può essere un bene o un male a seconda dei tuoi gusti.
Li ritroverai in giro per tutta l’Argentina perché a causa dell’inflazione sono pochi quelli che possono permettersi di uscire dal paese. Poi di fatto hanno la possibilità di esplorare uno stato che offre tanti paesaggi diversi e quindi preferiscono prima visitare l’Argentina e poi cominciare ad esplorare il mondo.
Dove dormire a Buenos Aires
C’è veramente l’imbarazzo della scelta. Io consiglio di dormire a Palermo, perché ci sono tanti locali e ristoranti e puoi camminare indisturbato alle 3 di notte. Quindi è il quartiere più sicuro, sia di giorno che di notte. Poi se la sera vuoi andare a teatro o a vedere uno spettacolo di tango o a cena in un altro quartiere puoi sempre spostarti in Uber che funziona molto bene.
Se il tuo budget è limitato o se vuoi conoscere nuovi viaggiatori, ti consiglio l’ostello, soprattutto se viaggi da solo. Altra opzione interessante è dormire in Airbnb, ce ne sono di bellissimi e hanno prezzi decisamente più abbordabili rispetto all’Europa. Altrimenti puoi scegliere un albergo. Ti consiglio di fare una ricerca su Booking.
Quanto costa la vita a Buenos Aires
Buenos Aires è generalmente una città economica, dove puoi utilizzare la metro oppure Uber per spostarti, puoi mangiare e dormire a prezzi economici o comunque ragionevoli e ottenere un ottimo servizio. Il cibo è davvero buono e per pranzo puoi cavartela con una empanada, tipico piatto argentino che ritroverai un po’ in tutto il Sud e Centro America.
È un fagottino di pasta, ripieno di carne o di verdura. In generale, dipende un po’ dal tuo stile di vita e da cosa ti piace fare. Buenos Aires è anche una città dove puoi spendere tanto, penso soprattutto alle cene nei ristoranti più famosi, dove devi addirittura metterti in fila, come per esempio il celebre Don Julio per chi vuole mangiare un ottimo asado (che è praticamente il corrispettivo della nostra grigliata).
Milano-Buenos Aires solo andata
Un giorno sarò protagonista di un’avventura epica. Prenderò il mio zainetto, il mio laptop, girerò per gli ostelli, vedrò sorgere il sole dai vulcani, mi fermerò a lungo nei posti che mi piacciono, non dovrò pensare a quello che lascio, ma solo a quello che trovo, imparerò a surfare e arriverò al Machu Picchu camminando”. Figo, no? Peccato che non sia andata così.
Iscriviti al mio SubstackAnche gli spettacoli di tango possono costare parecchio, così come altre attività. In ogni caso sappi che Buenos Aires è adatta a qualsiasi budget e quanto spendere dipende principalmente da te. Io ho dormito in ostello
Perché si chiama Buenos Aires?
In Argentina vivono circa 650 mila italiani o persone di origine italiana. A quanto pare, le prime persone che sbarcarono su territorio argentino, furono proprio un gruppo di italiani, da Cagliari precisamente, che decisero di chiamare la città Buenos Aires, in onore del Santuario di Nostra Signora Bonaria in Sardegna. Oltre ad avere una forte influenza italiana e naturalmente, la città viene spesso paragonata a Parigi, per l’architettura dei palazzi, la cultura e le boulevard, come quella che accoglie l’Obelisco, simbolo di Buenos Aires, sulla Avenida 9 Julio.
Una curiosità: molti immigrati di fine Ottocento erano originari di Napoli e per questo venivano chiamati “Napolitanos”. Da qui l’abbreviazione “Tano” o “Tana” per un italiano o italiana. Non stupirti se ti chiameranno così a Buenos Aires, tu per loro sei un tano o una tana e lo dicono in maniera molto affettuosa.
Buenos Aires è pericolosa?
Buenos Aires è generalmente una città sicura, ma è sempre meglio stare attenti e adottare le classiche tecniche tipo: tenere il telefono in tasca, non andare in giro con troppi contanti, tenere una carta di credito di riserva in albergo, non indossare gioielli. In generale cercare di non dare troppo nell’occhio. In Sud America dicono “no dar papaya”, che significa non dare troppa confidenza.
Assicurazione di viaggio
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Scopri quanto costaCosa un po’ difficile in un paese così accogliente. Gli argentini, in particolare, sono davvero chiacchieroni, amano dare consigli e adorano gli italiani. Quindi non essere nemmeno troppo diffidente. Ti consiglio di adottare un po’ di buon senso e non avrai problemi. Io ho viaggiato per nove mesi da sola dall’Argentina alla Colombia e non mi sono mai sentita in pericolo.
Photo Credits: Unsplash
- Substack Eduardo Sánchez
- Copertina Benjamin R
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